La battaglia di Legnano
Tragedia
lirica in quattro atti
Musica
Giuseppe Verdi (Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio
1901)
Libretto
Salvatore Cammarano (Napoli, 19 marzo 1801 – Ivi, 17 luglio 1852) dalla tragedia La
bataille de Toulouse di Joseph Méry
Prima rappresentazione
Roma,
Teatro Argentina, 27 gennaio 1849
Personaggi
Federico Barbarossa (basso)
Primo
console di Milano (basso)
Secondo
console di Milano (basso)
Podestà
di Como (basso)
Rolando,
duca milanese (baritono)
Lida,
sua moglie (soprano)
Arrigo,
guerriero veronese (tenore)
Marcovaldo,
prigioniero alemanno (baritono)
Imelda,
ancella di Lida (mezzosoprano)
Scudiero
di Arrigo (tenore)
Araldo
(tenore)
Popolo,
senatori di Milano, guerrieri di Verona, Brescia, Novara, Piacenza e Milano,
guerrieri dell’esercito alemanno
Gli
atti I, III e IV hanno luogo a Milano; l’atto II a Como.
Epoca: anno 1176
Trama
ATTO
I – Egli vive
Mentre in una piccola contrada di Milano si festeggia la vittoria della Lega
Lombarda, il milanese Rolando abbraccia l’amico Arrigo, creduto morto in
battaglia. Lida, in passato fidanzata di Arrigo, ha sposato nel frattempo
Rolando, cedendo alla volontà del padre. Un araldo comunica l’arrivo
dell’esercito di Federico Barbarossa. Mentre Rolando è in riunione nel senato,
Arrigo rimprovera Lida di infedeltà, ma la donna cerca di giustificarsi.
ATTO II – Barbarossa!
Su invito della Lega Arrigo e Rolando arrivano a Como per convincere i capi
dell’esercito a spostare il campo. L’imperatore minaccioso dichiara di voler
distruggere l’esercito lombardo a Milano, mentre i due eroi lombardi inneggiano
alla liberazione dall’imperatore straniero.
ATTO III – L’infamia
Arrigo decide di entrare a far parte dei Cavalieri della Morte, contro il
volere di Lida, che gli invia una lettera per dissuaderlo. La missiva viene
intercettata da Marcovaldo, un prigioniero tedesco, invaghito di Lidia, e
consegnata a Rolando, che si accinge a partire. Lida incontra di nascosto
Arrigo e gli confessa il suo amore pur dichiarandosi fedele a Rolando.
Scoprendo Lida e Arrigo a colloquio, Rolando rinchiude Arrigo nella torre:
impedendogli di raggiungere i Cavalieri della Morte verrà così disonorato.
Arrigo fugge dalla finestra gettandosi nel fiume.
ATTO IV – Morire per la patria!
Le donne dei soldati milanesi, fra cui Lida, pregano per i loro uomini in
guerra. I soldati tornano dopo aver sconfitto Barbarossa, ferito gravemente da
Arrigo. Anche quest’ultimo, ferito a morte, spira poco dopo, confermando a
Rolando, con solenne giuramento, l’innocenza di Lida.
Fonti:
giuseppeverdi200.gov.it
Dizionario
dell’opera 2002 a cura di Piero Gelli, Baldini&Castoldi, Milano 2001
Adriana Benignetti